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Collana SOS fiabe

(alias: il lancio della FIABAVOLA!)

Le fiabe esistono da quando esiste l’umanità. Ci sono fiabe antiche e antichissime e ci sono fiabe domiciliate in un passato più recente, quello dei nonni e dei bisnonni. Sarebbe bello fare a gara per recuperare e trasmettere ai bambini proprio quelle.
Ai bambini, ai giovani, agli adulti e agli anziani vorrei chiedere di dichiarare aperta questa gara:
i bambini chiedano ai nonni di ricordare le fiabe ascoltate dai loro nonni e di raccontargliele. I figli adulti chiedano ai genitori di raccontare loro le fiabe udite da bambini. Le registrino, le conservino e le trasmettano ai loro eredi. I nonni e i bisnonni ripeschino nella memoria le fiabe antiche, quelle che non vanno più di moda e che ritraggono la vita
del tempo passato
(su altri canoni sociali e umani bilanciata). Le scrivano e le registrino nei supporti della tecnologia o le salvino, come dal tempo dei tempi hanno fatto genitori e nonni, nella mente fertile e fervida dei nipoti.

È giunto un tempo in cui non si tramanda più l’eredità identitaria del casato né quella culturale del popolo di appartenenza. In questo tempo, non sono più i genitori, i nonni, i familiari tutti e la comunità a costruire il tessuto cognitivo dei bambini e a dare loro la base morale o etica e sociale, su cui fondare i passi sicuri della crescita e irrobustire le ali del volo nella vita. È una longa mano invisibile, intangibile e più presente e reale che mai a fare da alveare mormorante attorno alle menti assetate dei bambini, a circondarle come placenta a tutto orizzonte di stimoli ad ampio spettro di penetrazione. Non hanno più la familiare, rassicurante voce narrante dei congiunti, la fiamma del fuoco e il canto del gallo nei pensieri erranti tra veglia e sonno, i bambini. Ospitano le immagini poco rassicuranti e disturbanti pescate a caso nei bagliori della tv o evocate dalle storie ascoltate agli altoparlanti intelligenti di ultima generazione, come Alexa, o visti nei film, proiettati per bambini e non adatti ai bambini, come Harry Potter, dove non ci sono appigli cui attingere sicurezza e insegnamenti per la vita infantile. Oggi, i bambini bruciano tappe irrinuncibili anche canticchiando canzoni per adolescenti ribelli, in cui, quando va “bene”, chiamano il proprio padre “il nemico” e quando va male fanno propri ritornelli come  “il mio Lucifero è triste”  e guardano trailer che disturbano già la psiche adulta e provocano lacerazioni inarginabili e senza limiti  in quella infantile tenera, ignara, ingenua e senza alcuno scudo protettivo.   Tutto ciò, aggravato dai cellulari, consegnati ai bambini dai genitori incoscienti o sottratti ai genitori distratti, ferisce la parte più tenera dell’innocenza con concetti durissimi anche sulla lotta con il male o contro il male, che nei tempi saggi era materia da riservare agli anziani conoscitori della vita e da risparmiare ai bambini semplici, innocenti, ingenui e delicati che dovevano  crescere per gradi.

Le fiabe sono necessarie.

FACCIAMO IN MODO CHE I BAMBINI
MANGINO PANE E FIABE,

 ricevano in eredità i racconti dei nonni e dei bisnonni
E SIANO DESTINATARI

DELL’EREDITÀ IDENTITARIA CHE È LORO DI DIRITTO,

PERCHÉ,

senza il terreno fermo dei valori tramandati da coloro che le collegano  alle radici, le nuove generazioni sono perdute.
Là dove non ci siano nonni cui chiedere

le fiabe antiche,

si può sempre ricorrere alle fiabe

inventate, perché il mondo delle fiabe non ha limiti e può fare da patria a

grandi e piccini.

Si dice che la fiaba abbia come protagonisti gli esseri umani e la favola gli animali o che la favola si concluda con una morale al contrario della fiaba. Comunque sia, noi proteggiamo e difendiamo favole e fiabe indistintamente e… sapete che vi dico? Inventiamo un nuovo genere!
Che ne pensate?
Lanciamo la moda della FIABAVOLA? Vi va?
FIABAVOLA SIAAAAA!

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FORMATI DISPONIBILI:
KINDLE
COPERTINA FLESSIBILE

S.O.S. ROOTS LANCIA QUI LA SUA PRIMA

FIABAVOLA. ECCOLA:
Il regno delle aurore magiche
(Dudu e Dudina)!

“Dudu e Dudina” è un libro senza precedenti. È una fiaba ultramega intrigante, per bambini ultramega interessanti e anche per bambini stracresciuti e interessati al viaggio, all’avventura, ai mondi fantastici e… (udite! Udite!) alla magia e al finale a sorpresa! Questa, ragazzi, è una storia con i fiocchi e, anzi, con i controfiocchi, perché è adatta a bambini di tutte le età “purché” speciali. Bambini speciali… in che senso? Nel senso di… amanti dell’avventuraaa, in che altro senso altrimenti? Ecco la verità tutta intera: tutti i “bambini”, ma proprio tutti quanti, da pochi anni a cento anni, sono autorizzati a leggere questa fiaba, anzi favola, anzi “fiabavola”, perché ha come protaginisti degli… animaletti che… sembrano tali e tali si sentono ma… poi, anzi, no… proprio tali non sembrano essere, alla fine, e… Eh, no, così non va! Qui proprio così e in quattro e quattro otto tutto dire non si può (e su due piedi, poi, ché… forse proprio due non sono e magari sono quattro e… anzi otto e…). No, no, no, non ci siamo proprio, non ci siamo ancora e… non ci saremo finché nelle pagine non cammineremo, ma… le pagine sono piccole per i piedi, che cosa dico mai? Ma no! No, no, certo che no, non per i piedi! Le pagine sono “grandi giuste” ma per gli occhi- occhietti- occhioni e mai occhiacci. Sono giuste-giuste-giuste per gli occhi mangiaparole, cercavventura e trovasorprese! Ecco, ecco tutto ed ecco perché, per come e per chi sono le parole scritte che pagano l’affitto alle paginette fitte fitte dove Dudu e Dudina sono imprigionati… Ma che dico, imprigionati… volevo dire confiscati, oh, cielo, no! Non confiscati, accantonati, forse, volevo dire… No! Non accantonati, no! Alloggiati o, meglio, ospitati, ecco, sì, ecco la parola: ospitati, sì, e forse anche alloggiati, si può dire, è corretto! È lì che Dudu e Dudina ti aspettano, aspettano te (te chi? Ma te… tu, tu che sei curioso e vuoi entrare nelle pagine che fanno loro da casa, tu che sei il lettore o la lettrice, no? Tu che non vedi l’ora di Leggere Dudu e Dudina e che poi saprai fare il riassunto che io, ora, qui, non faccio affatto)…

SCHEDA

Titolo: Il titolo di questa favola-fiaba-fiabavola nasce dalla storia di due tartarughe vere, incontrate da Lucelove sull’altopiano tanzaniano e da lei chiamate Dudu e Dudina.

Genere: È una favola nata da un dialogo tra la nonna Lucelove e la nipotina Chighiti, ma si differenzia dalla favole solite, poiché fornisce ai bambini il modo di intuire l’ambiente e la vita dei luoghi in cui si svolge la storia e il modo di interagire con la voce narrante e divenire parte della storia stessa..

Stile: Lo stile è quello diretto, semplice, interessato e interessante della narrazione che appende le parole all’attenzione dei bambini e ve le colloca in base alla sua lunghezza, elasticità e durata.

Contenuti / messaggio: L’ambiente geografico e le creature che vi abitano fanno da cornice alle vicende dei personaggi. L’amore che li unisce, le loro peripezie, la costanza, la tenacia, la fiducia, la speranza e il loro incedere con coraggio portano Dudu e Dudina a ritrovarsi e a trasferirsi in una realtà meravigliosa di cui ignoravano di fare già parte e di cui, in effetti, fanno parte tutti i bambini…

Autore: Questa favola è l’opera congiunta di una nipotina e di una nonna. CHIGHITI è una bambina vivace, socievole e capace di deduzioni che, il più delle volte, lasciano gli adulti a bocca aperta. Disegna come un’artista, ama osservare il mondo, scoprire le caratteristiche di piante, fiori, insetti e animali e della natura in generale e fare esperimenti da vero piccolo chimico. Ha interessi più grandi della sua età e parla come un’adulta di argomenti che possono andare dal big bang ai film storici o di fantascienza, ma… è sempre una bambina pronta ad ascoltare le favole con occhi scintillanti e a inventarle con creatività straordinaria e senza limiti. Aveva sei anni quando è nata questa favola.

LUCELOVE è una scrittrice- viaggiatrice. Vive dappertutto e in nessun luogo. Ama dimorare là dove vivono coloro che hanno tutto da dare perché non si fanno casa dei compromessi e delle distorsioni della scintilla divina che abita l’uomo.

Sinossi: La storia, le avventure e le disavventure di Dudu e Dudina si svolgono in Africa. Questi due personaggi sono ingenui, sinceri, buoni e fedeli. Si amano e sono felici, finché qualcosa di sconvolgente, che appare insupoerabile, stravolge la loro quoitidianità idilliaca e gioiosa. È Dudina a dover affrontare un’epopea straordinaria sproporzionata alla sua forza e alle sue dimensioni. Tutto sembra perduto, finché la favola giunge a un capolinea ove si profila un fitto mistero, che la trasfroma in fiaba, e… un sorprendente finale, che la promuove a fiabavola. Quella di Dudu e Dudina è una favola-fiaba-fiabavola adattabile a bambini che vanno dal nido alla scuola materna e a tutta la scuola elementare, perché sta ai genitori o agli insegnanti suonarla come uno strumento pedagogico da cui trarre le musiche adatte alla “danza” didattica che vogliono ottenere.

Offre spunti vocali, di animazione e di apprendimento adatti ai piccolissimi del nido e della scuola materna, suggerimenti per esercizi linguistici e ampliamenti commisurati al primo ciclo della scuola elementare e accenni di conoscenze adatti agli approfondimenti dei gruppi di studio e delle drammatizzazioni del secondo ciclo. Dudu e Dudina è, se vogliamo, una “fiabavola” adatta a tutte le età, per i riferimenti ambientali, geografici, naturali e umani che contiene e per le molte sfaccettaure dell’insegnamento derivante dal viaggio, che Dudina compie attraverso mille pericoli e difficoltà, con tenacia e coraggio fedele, e dall’approdo al finale bello, insperato.e inclusivo dei piccoli lettori.

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