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Collana SOS IDENTITÀ mondiali

(alias: Non c’è futuro senza passato)

Impediamo all'oblio di cancellare le identità umane. Ricerchiamole e salvaguardiamole in storie avvincenti e proponiamole a coloro che necessitano di sapere che non c'è futuro senza passato)

Questa collana, che contiene le radici di genti “di altri lidi”, è dedicata ai lettori preoccupati dello squarcio che ha interrotto la trasmissione della conoscenza dalle generazioni passate a quelle future e a tutti coloro che vogliano aiutare a rammendarlo (e specialmente a editori e registi).
Stiamo vivendo l’innesco di un futuro nel quale chi saprà prevedere gli speroni delle scogliere acuminate, pronte a sorgere sul cammino di ogni risveglio, si troverà in vantaggio rispetto a chi aspetterà passivamente che arrivino e spererà che si dissolvano da sé (cosa improbabile, d’ora in avanti). Accadrà sempre più spesso che “Maometto non possa andare alla montagna” e che si debba trovare il modo di portare la montagna da Maometto. Coloro che lavorano con l’arte e per l’arte, però, sono spiriti che non si lasciano omologare né intrappolare (neppure in reti virtuali). Usano ogni briciola di libertà concessa. Vanno fin dove sia possibile arrivare. Incontrano chiunque sia possibile incontrare. Fanno lievitare i semi della libertà, li moltiplicano e… seguono il consiglio di Langston Hughes: “Tenetevi stretti ai sogni”. Gli artisti sono i sacerdoti e le vestali dell’arte, che è la semina della speranza e la scintilla della rinascita.

L’arte è multiforme.
L’arte è come l’aria.
L’arte ha ali grandi e forti.
L’arte è il vessillo della libertà.
L’arte sventola in cima ai gonfaloni dell’umanità ed è il vessillo irrinunciabile delle sue radici e l’anima pulsante delle vite passate.

L’editoria,
che è patria dell’arte, deve prendere coscienza del vuoto
che incombe sull’eredità identitaria globale
dei popoli della terra
e sulla loro stessa sopravvivenza.

Il mondo è una nave alla deriva: ha bisogno di fari-guida, che ne impediscano il naufragio.. L’editoria, di conseguenza, è giunta a un bivio che le imporrà una verifica dei suoi target e, probabilmente, un ritorno alle origini, alle radici, all’identità dei suoi padri fondatori. Una cosa è certa: dovrà operare scelte coraggiose e fare parecchie inversioni di tendenza, anche perché la sopraggiunta civiltà mediatica ha eroso la fascia popolare dei lettori (ormai appagati dall’imperversare dei social network) e la crisi di valori, che attanaglia il mondo, con l’incertezza incombente che ne deriva, hanno determinato, tra le fasce sociali ancora interessate ai libri, la nascita di una nuova generazione di lettori, quella che nei libri cerca i valori perduti e le identità che gridano nell’inconscio individuale e collettivo. L’editoria, che dovrà fare i conti con questa nuova realtà, avrà bisogno di tornare a una letteratura che contribuisca ai vivai dei fari che servono all’umanità per la prosecuzione della specie.
Ciò porterà (non senza drammatici contrasti) a capovolgere totalmente la politica aziendale, causando un vero e proprio terremoto dal quale riemergeranno, probabilmente, più editori piccoli che grandi e, in ogni caso, con altri binari guida e altri valori. S.O.S. ROOTS è un invito e un’esortazione a farsi precursori del futuro e ad affrontare le minacce del transumanesimo ricordando le proprie radici, imparando dal passato e non trascurando di uniformare i gesti quotidiani a una routine giusta, serena e rispettosa della tradizione e dei tempi di pace.

“Perpetuare le abitudini dei tempi di pace anche e soprattutto quando si è in bilico sulla lama acuminata del baratro è la chiave del portone principale da cui accedere al vero cuore della pace.”

G. Ferrara (oltretempo)

I ROMANZI DELLA COLLANA S.O.S. IDENTITA' MONDIALI

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INEDITO TRADOTTO

... E PER VITA LA ROSA DEI VENTI

SCHEDA

L’azione avvincente e mozzafiato di questo romanzo dossier unico e raro immortala le realtà in estinzione di vari stati mondiali, sulla traiettoria inarrestabile dei passi di un personaggio femminile che mette il mondo a soqquadro in nome dell’amore.
Ha tre figli ed è già nonna, la quarantenne Sonia dagli occhi azzurri. Lei e il suo Marino, che lavora in Africa, condividono tutto e persino un presentimento. Una tragedia inimmaginabile sconvogle le loro vite. Dopo mesi di buio senza spiragli, Sonia s’immerge in un viaggio che la risucchia in vortici di avventure inquietanti, “coincidenze”, intrighi mortali e congiure, attraverso varii Stati. Sopravvive grazie alla sua conoscenza di usanze e tradizioni di popoli incredibili. Intravede barlumi dell’intrigo gigantesco legato al rapimento di Marino, quando vede perire gli umili angeli custodi casuali che le danno aiuto e le forniscono gli indizi che la portano al nascondiglio dei rapitori. Ciò che accade, lì, la sconvolge tanto da farla finire quasi decapitata. Dopo mille pericoli mortali, tra cui anche gli agguati di un harem, Sonia torna a casa e pensa che nulla di peggio le possa accadere. È in errore! Il machiavellico gioco di intelligenza disperata che escogita, quando capisce di non avere scampo, salverà lei e i suoi figli? Colpi di scena mozzafiato, commozione e meraviglia, ci trasportano tra veri e propri scoop e misteri mai rivelati prima.□ Wind rose life è la storia epica di una donna coraggiosa, profonda e intelligente, che sfida innominabili pericoli per l’uomo che è il perno della sua vita e che si trova sul punto di perire con tutti coloro che ama.
Con purezza linguistica e stile raffinato, emotivo e lirico, le realtà spaventose di latitudini insanguinate e dissacrate, il deserto incantato e i cieli stellati confluiscono nei misteri dell’animo umano, dell’eco dell’universo in ascolto e di una domanda incombente: può una donna risorgere dalle macerie e vivere tante vite quante sono le coordinate della rosa dei venti?

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INEDITO

IL CHIARORE DELLA RONDINE BIANCA

SCHEDA

I personaggi si muovono in una geografia fisica e umana dai risvolti inimmaginabili e sconosciuti al mondo, tra accadimenti serrati, rischi immisurabili e sensazioni che spezzano il cuore.
Virgilia vive in Africa con il suo amato Giulio. Comincia a fare un sogno a puntate su un’adolescente di nomeYanet e, intanto, inorridisce per il comportamento scellerato di alcuni bianchi.‘Ndoto, una quindicenne africana incinta, abbandonata da un bianco che l’ha comprata come moglie, sta per partorire un figlio che sarà la sua condanna. Virgilia deve salvarla dalle leggi tribali, correndo rischi mortali. La trova con il bambino e non riesce a impedire che il mchawi ferisca orribilmente il neonato e li rapisca entrambi. Non si arrende. Li sottrae al rogo e li riunisce al guerriero kuria che ama ‘Ndoto. Il mchawi scatena eventi imprevedibili e terribili in cui‘ndoto, il suo bambino e il suo guerriero scompaiono. Riuscirà Virgilia a salvarsi dalla trappola mortale in cui cade, tentando di svelare il mistero di quella scomparsa? Tra le attese del sogno a puntate e l’ansia inarrestabile dei rituali tribali, veniamo trascinati nel doppio mistero di Yanet e di ‘Ndoto, fino alla ricomposizione del puzzle finale… Il chiarore della rondine bianca, attraverso il mistero di due vite adolescenti e la vita di Virgilia, canta l’Amore. Sono pagine di pura letteratura quelle che intridono di lirismo le avventure dei personaggi e soprattutto della donna che, lasciandosi abitare dal mondo, ne attraversa la luce e il buio, l’armonia e le sue lacerazioni e li lascia decantare nell’anima, insieme all’essenza dell’innocenza di cui la alata “rondine bianca” assurge a simbolo.

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viaggi-al-confino-dei-sogni

INEDITO

VIAGGI AL CONFINO DEI SOGNI

SCHEDA

Titolo:Il titolo contiene l’essenza e il senso di questo lavoro letterario corposo e impegnativo, in cui l’autrice compie la ricerca dei valori fedeli alla luce e s’imbatte nel contrario di essi e in ciò che va nella direzione del “confino” dei sogni.
Genere: È letteratura di viaggio quella che si dipana tra la geografia fisica, politica e umana di inummrevoli latitudini mondiali e la “geografia” comportamentale, psichica e spirituale dei personaggi raccontati.
Stile: L’opera Viaggio al confino dei sogni, ha lo stile del romanzo-diario di viaggio arricchito dal taglio del dossier letterario e impreziosito da conoscenza antropologica profonda e musicalità poetica inarrestabile.
Contenuti/messaggio: È un diario singolare in ognuna delle sue righe, che contengono veri e propri scoop imprevisti e imprevedibili di ricchezze e di miserie, di segreti e di misteri umani e geografici e di tesori antropologici già scomparsi o in via di estinzione. Si tratta di un lavoro in cui il viaggio attraverso varie coordinate geografiche passa attraverso le escoriazioni del cuore continuamente stordito dal dolore della doppia faccia degli eventi e dei personaggi e dal simbolico continuo tintinnare silenzioso dei trenta denari di Giuda. È una lotta continua tra le lacerazioni causate da ciò che ferisce la coerenza e la bellezza del fluire umano e dei luoghi e l’Amore grande, vero, invincibile e immortale, che scalpita, si dibatte negli spazi angusti e duole, finché esplode, libero, e sfugge alle pastoie umane, infine.

La protagonista raggiunge luoghi lontanissimi, dimensioni straordinarie, culture altre e ricchezze inesauribili di conoscenza. Paga, però, a caro prezzo ognuno dei tesori che il suo spirito colleziona, passando attraverso le barriere taglienti della catarsi dolorosa che la separa dalla serenità interiore e dalla fiducia nel genere umano, in primis, e nel suo sposo generoso, galante, gentile, sensibile e amato da tutti, in ultima analisi, poiché la serie illimitata di traditori seriali della lealtà e dell’amore, che ha osservato nel suo peregrinare per il mondo, le hanno infettato il cuore, rendendolo titubante, sospettoso, sfiduciato, insicuro e dolorante. Attraverso le lame taglienti della ricerca geaografica, etnologica, antropologica, intimistica e dolorosamente umana, la protagonista, approda, infine a un orizzonte libero (e più ampio degli orizzonti replicanti africani, ad anfiteatro mesmerizzante) ove i veli dei segreti dolenti, inseguiti a fil di respiro per tutta la vita, si sollevano e le consentono di vedere le verità misteriose da sempre ignorate. La gioia e il dolore si fondono con gli addii frammentati nelle risate dei bambini e nei tuguri brulicanti di campanelle e di pascoli africani che per sempre canteranno a Virgilia: “Mimi ninasikitika” (io sono molto triste) e che dal suo cuore evocheranno la stessa corrispondenza di amorosi sensi: “Ninasikitika mimi pia” (anch’io sono molto triste).
Il teatro d’azione di questo romanzo – diario è il mondo, con tutte le sorprendenti meraviglie, le glorie e gli squallori che ne connotavano le latitudini infinite e che, con tutte le identità umane di riferimento, sono rimaste vive soltanto nelle pagine di questo libro…
Una donna e un uomo compiono un viaggio, che si svolge geograficamente e con documentabile perfetta identificazione. La ricerca e le catarsi delle varie occasioni narrative non hanno limitazioni di tempo e di distanze. È il filo della memoria e delle assonanze -similitudini a creare le pregnanze concettuali.

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FORMATI DISPONIBILI:
KINDLE
COPERTINA FLESSIBILE

FICHI ACERBI ARROSTITI

SCHEDA

Titolo: È l’Africa segreta e misteriosa a creare le condizioni in cui la protagonista ritrova, nella sua infanzia europea, il ricordo che riconduce all’anamnesi lontana del titolo di questo libro originale e diverso per “ingredienti” e per struttura della sua “identità”.

Genere: La narrazione delle vite romanzate è l’impalcatura su cui s’innesta la doviziosa ricchezza delle mappe di Africa ancora inedita e sconosciuta e da cui deriva la connotazione della fiction di viaggio.
Stile: Lo stile elegiaco, non avulso da un epos sempre in agguato, è adatto a un pubblico che ami la storia e l’avventura in terre lontane e che non disdegni il sogno di una vita vissuta per qualcosa che valga più della vita stessa.

Contenuti/messaggio: Veri e propri talismani assolutamente sconosciuti e capaci di cambiare la vita e i segreti, che l’Africa tribale difendeva con guerrieri numerosi come le stelle del cielo, si annidano nelle pagine di questo libro, che segue una legge tutta sua, tra i particolari poco edificanti dell’Africa bianca degli stranieri, le identità dell’Africa nera e saggia dei villaggi tribali ignoti al mondo e le aberrazioni di un’Africa metropolitana snaturata da un guazzabuglio di abiezione, pratiche disumane e ramificazioni mortali delle ciclopiche globalizzazioni del peggio mondiale. La geografia umana contemporanea e futura di questa storia fuori dagli schemi, facendo da scandaglio ai misteri dell’animo umano, scende tra le miserie e gli orrori e ne riemerge arricchita dall’amore per l’amore e dall’armonia che ne deriva.

Ginevra è una donna bianca in carriera. Vive nel Kaduna State nigeriano, con sua figlia Arianna, e ha una casa anche in Abuja, dove suo marito Luigi gestisce una ditta di costruzioni. Scopre un segreto che la traumatizza. Chiude la mente e il cuore a quel segreto dolente e a Luigi e vive per sua figlia e il suo lavoro, dove si barcamena tra le disonestà e le tangenti varie della sua Africa lavorativa bianca e nera. Non dà peso alle voci su certi orrori africani finché rischia lei stessa di finire squartata. È la figura paterna dello steward Cornelius a fare da perno al menage familiare di Ginevra e di sua figlia Arianna. Un lungo soggiorno, in pieno bush, nel villaggio di Cornelius, svela alle due un’Africa segreta dalla quale ritornano spaventate, arricchite e con una visione più saggia della vita. Una telefonata sconvolge la serenità apparente e porta Ginevra a fare i conti con il suo segreto, a scoprire un secondo segreto e a cadere in una delle trappole agghiaccianti del juju trasformato in cult. Proprio quando non ha scampo Ginevra viene salvata e riceve in dono una formula che la proteggerà per sempre. Qualcosa che Ginevra vede innesca una catarsi senza ritorno nella sua anima e nella sua vita e la spinge verso il sogno di ridare dignità ai derelitti. La storia di Ginevra è anche un viaggio in un’Africa del futuro che non ha sconfitto i vecchi endemici mali, ancora e sempre pronti a minacciare l’innocenza e la vita. Una tensione mai priva di elegia è il monumento con cui la “Nigeriana bianca” scrive il finale a sorpresa della sua vita e di questa storia sicuramente non scontata. Questa storia dai corposi reportage geografici e sociali, è un dossier inedito , sconosciuto e scioccante, che nulla ha a che vedere con il noir.

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strade-d'erba

PUBLISHED
Linguaggi: Italiano

FORMATI DISPONIBILI:
KINDLE
COPERTINA FLESSIBILE

 

 

(1° edizione 2011, con il titolo Le radici dell’erba)

STRADE D'ERBA

SCHEDA

Titolo: Il titolo di questo libro nasce da un detto della minoranza Bekwarra.
Genere: Con quest’opera, l’autrice ha creato il nuovo genere romanzo -saggio –dossier/libro di viaggio.
Stile: È letterario, limpido ed elegante lo stile di questo romanzo dossier antropologico di viaggio.
Contenuti/ messaggio: Strade d’erba immortala nelle sue pagine la cultura della minoranza africana bekwarra, con fedele e incredibile rispondenza di realismo, ricchezza straordinaria di particolari e profonda conoscenza dei risvolti atavici e dei tentacoli estranei all’Africa. Rientra nella missione di salvataggio delle radici in estinzione.

Ebenyin è un bambino di sei anni. Vivendo con il padre, la madre, due fratelli e due sorelle maggiori, nel villaggio chiamato Idoku, nel chiefdom bekwarra del distretto di Ogoja, nel Cross River State del Sud nigeriano, assiste a eventi tribali che segnano la sua psiche. Ha un nome impegnativo: Ebenyin Atabuchi, l’amore di Dio. Assorbe, con i risvolti magici traumatici della sua tribù, anche la cultura antica e sana con cui il suo popolo forma i giovani, difende e cura la comunità e trasmette i rituali religiosi e sociali. Le abitudini di vita, l’alimentazione, le coltivazioni, le celebrazioni, gli animali della foresta e l’assassinio dei babbuini affascinano e impressionano il bambino. La narrazione intensa e viva ci trascina nell’indimenticabile mondo di Ebenyin, tra atmosfere inimmaginabili, personaggi innumerevoli e insostituibili, colpi di scena, emozioni senza limiti, conoscenze inenarrabili e sorprese imprevedibili e commoventi. .La storia di Ebenyin è la storia dell’Africa: se Ebenyin si salverà, salverà l’etnia bekwarra e, se i Bekwarra si salveranno, si salveràl’Africa… Le rivelazioni scioccanti, che sono racchiuse in questo romanzo dossier e sono tanto ignote al mondo quanto foriere di emozioni mozzafiato, riusciranno a dare corpo alla speranza?

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