INEDITO

In copertina: rovine dell’antica Troia/ le mura dalla cima larga abbastanza da essere pattugliata dai guerrieri nella fatale guerra del mito (Foto dell’autrice)-

ANGELI IN GINOCCHIO
(La saga del popolo messapico)
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VIRGILIA
(gli eredi del cavaliere che volle erba per sette cavalli)

SCHEDA

È ambientato nell’era moderna, il terzo volume, e narra del viaggio che la figlia di Angela inizia, fuori e dentro di sé, in virtù del lascito delle misteriose parole pronunciate da sua madre in punto di morte. Virgilia sembra zigzagare a casaccio, con vere incursioni, nei dialoghi e nella vita delle genti delle pendici del Pollino e della Val sarmento, nei ricordi d’infanzia e nelle latitudini mondiali e spirituali, alla ricerca di porte comunicanti tra la vita di sua madre, la propria vita e la dimensione altra intravista in visioni alle quali cerca conferme e alle quali, al contempo, non riesce a dare contorni definiti. Il sentore che le fa da guida la mette in guardia contro un sogno ricorrente. Il tormento di Virgilia nasce dalla seduzione dell’armonia totale, dalla sua latitanza nella vita materiale e spirituale, dalla mancata certezza della fedeltà del suo amato e da qualcosa che viene da molto più lontano e che ha a che fare con visioni sconcertanti. La fine non le è nuova ma… gioca con le luci e le ombre dell’amore intramontabile, abissale, accecante, incontenibile, inimitabile e senza ombre che abita Virgilia e la lacera senza tregua, da tempi immemorabili, con rebus, aghi e spine inframmezzati a crogiuoli di lucentezze provenienti da abisssi siderali forse mortali. Questo romanzo è attualità e leggenda, realtà e sogno e tormentosa attesa di qualcosa che sembra introvabile, perché abita in quel qualchedove indefinibile indefinito che scava nell’anima di lei caverne piene di dolore e di gioia laceranti allo stesso modo. È una sfida per i lettori, una gimcana tra sensazioni contrastanti e pagine che sembrano casuali, in cui narrativa e poesia fanno l’una nell’altra incursioni simili alla zampata del leone, le metafore baluginano e accendono domande su speroni e balsami ugualmente sconquassanti. La lettura sale e scende nella mente, nel cuore e nel respiro, mano a mano che sciami di domande  si inseguono. Che cosa cerca davvero Virgilia? Che cosa le affetta l’anima e la spinge a varcare confini geografici e mentali? Che cosa trova tra le rovine di Troia? Dove nascono i misteri insondabili del suo tormento inconfessato? Quale alchimia la spinge a fondersi con monti e cieli e a rincorrere il finale che il lettore non si aspetta?

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